mercoledì 16 febbraio 2011

Shakespeare - Sonetto nr 47


 Fra l’occhio e il cuore s’è stretta alleanza
Adesso, e l’un rende all’altro i servigi,
quando l’occhio mi ha fame di uno sguardo
o sfanno il cuor gli amorosi sospiri:
del mio amore fa festa con l’immagine
l’occhio, e il cuor chiama al dipinto bacchetto;
all’occhio ospite è il cuore in altri casi
e i pensier d’amor con lui parteggia.
Così, in immagine o nell’amor mio,
lontano, sei con me presente sempre:
dei pensieri più in là non puoi fuggire
e sempre io son con loro e loro con te,
o, se dormono, l’immagine appare
e il cuor risveglia, e il cuore l’occhio affascina.

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